Nel 2014,
rispetto al 2013 le imprese marchigiane
mostrano alcuni lievi, ma positivi segnali di ripresa: una piccola crescita
della propensione all’internalizzazione dei processi produttivi (+2,6% sul
2013), degli investimenti in macchinari (+2,4%) e dei tentativi di aggredire
nuovi mercati, soprattutto esteri (+1,3%).
E’ quanto emerge dal 2° aggiornamento
dell’indagine F.A.R.O.LAB sui
fabbisogni professionali e formativi delle imprese del territorio
marchigiano.
L’indagine
è stata condotta nell’ambito della seconda fase del progetto F.A.R.O.LAB
(promosso dall’Assessorato Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale) e
curata dal Censis, nel Raggruppamento attuatore del progetto con IFOA ente
capofila e Associazione Nuovi Lavori, con l’obiettivo di
supportare la costituzione dell’Osservatorio
Regionale sulla Formazione Continua.
Se rispetto al 2013 scende di due punti e mezzo la percentuale di imprese che non sembra
intenzionata ad assumere nei prossimi anni, si incrementa invece di 3 punti (raddoppia, quasi) la percentuale che prevede
di assumere con un contratto a tempo indeterminato.
Migliora anche il tasso di competitività, con segnali positivi che vedono aumentare le imprese
che puntano sulla qualità dei prodotti (+ 7%); sulla qualità delle risorse
umane (+4%) ed anche gli investimenti in formazione (+1,8%). Diminuiscono le
imprese che si affidano solamente al prezzo, pur restando comunque il 49% del
totale.
Significativo
appare, inoltre, l’aumento delle imprese (+4,5%) che, rispetto al 2013, nel
2014 hanno lanciato sul mercato nuovi prodotti e/o nuovi servizi.
Per quanto
riguarda le competenze richieste al personale da assumere aumenta del 7,3% il numero delle imprese che nel 2014 indicano quelle
“tecniche di base legate alla produzione e lavorazione dei beni o dei servizi
propri dell’azienda”; come pure cresce del 4,8% la richiesta di “competenze
linguistiche”, dato probabilmente correlato alla loro maggior propensione a
proiettarsi sui mercati esteri. Aumenta anche di un 3,4% la richiesta di
“capacità di efficace comunicazione scritta e orale”.
Per ciò che
riguarda i titoli di studio dei nuovi
assunti, si registra una crescita (+3%) delle richieste di personale in
possesso di qualifica professionale, come anche dei titoli di studio superiori
(+1,5% di nuovi assunti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore
e +0,9% per la laurea o il post-laurea).
Con riguardo
alla qualificazione professionale dell’organico, si registra, sempre a
confronto con il 2013, un + 1,7% di imprese che valutano come necessaria la
riqualificazione, l’aggiornamento o la riconversione professionale dei propri
addetti.
Aumenta, infine, il numero di imprenditori che
dichiara di aver fruito negli ultimi tre anni di qualche intervento formativo
(+1,6%), mentre tale
fruizione diminuisce per il personale occupato (-2,9%). In entrambi i casi,
salgono i giudizi positivi circa l’utilità della formazione (69,5% nel 2014
contro 63,3% nel 2013, con un +6,2 nel caso della formazione fruita dagli
imprenditori, mentre un incremento del 3,7% si registra per l’utilità percepita
dagli addetti).