giovedì 30 aprile 2015

PRESENTATI I DATI DELL’ INDAGINE SUI FABBISOGNI PROFESSIONALI E FORMATIVI DELLE IMPRESE: TENUI SEGNALI DI RIPRESA DEL SISTEMA PRODUTTIVO MARCHIGIANO

Nel 2014, rispetto al 2013 le imprese marchigiane mostrano alcuni lievi, ma positivi segnali di ripresa: una piccola crescita della propensione all’internalizzazione dei processi produttivi (+2,6% sul 2013), degli investimenti in macchinari (+2,4%) e dei tentativi di aggredire nuovi mercati, soprattutto esteri (+1,3%).
E’ quanto emerge dal 2° aggiornamento dell’indagine F.A.R.O.LAB sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese del territorio marchigiano.

L’indagine è stata condotta nell’ambito della seconda fase del progetto F.A.R.O.LAB (promosso dall’Assessorato Lavoro, Istruzione e Formazione Professionale) e curata dal Censis, nel Raggruppamento attuatore del progetto con IFOA ente capofila e Associazione Nuovi Lavori, con l’obiettivo di supportare la costituzione dell’Osservatorio Regionale sulla Formazione Continua.

Se rispetto al 2013 scende di due punti e mezzo  la percentuale di imprese che non sembra intenzionata ad assumere nei prossimi anni, si incrementa invece di 3 punti (raddoppia, quasi) la percentuale che prevede di assumere con un contratto a tempo indeterminato.

Migliora anche il tasso di competitività, con segnali positivi che vedono aumentare le imprese che puntano sulla qualità dei prodotti (+ 7%); sulla qualità delle risorse umane (+4%) ed anche gli investimenti in formazione (+1,8%). Diminuiscono le imprese che si affidano solamente al prezzo, pur restando comunque il 49% del totale.
Significativo appare, inoltre, l’aumento delle imprese (+4,5%) che, rispetto al 2013, nel 2014 hanno lanciato sul mercato nuovi prodotti e/o nuovi servizi.

Per quanto riguarda le competenze richieste al personale da assumere aumenta del 7,3% il numero delle imprese che nel 2014 indicano quelle “tecniche di base legate alla produzione e lavorazione dei beni o dei servizi propri dell’azienda”; come pure cresce del 4,8% la richiesta di “competenze linguistiche”, dato probabilmente correlato alla loro maggior propensione a proiettarsi sui mercati esteri. Aumenta anche di un 3,4% la richiesta di “capacità di efficace comunicazione scritta e orale”.

Per ciò che riguarda i titoli di studio dei nuovi assunti, si registra una crescita (+3%) delle richieste di personale in possesso di qualifica professionale, come anche dei titoli di studio superiori (+1,5% di nuovi assunti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore e +0,9% per la laurea o il post-laurea).
Con riguardo alla qualificazione professionale dell’organico, si registra, sempre a confronto con il 2013, un + 1,7% di imprese che valutano come necessaria la riqualificazione, l’aggiornamento o la riconversione professionale dei propri addetti.

Aumenta, infine, il numero di imprenditori che dichiara di aver fruito negli ultimi tre anni di qualche intervento formativo (+1,6%), mentre tale fruizione diminuisce per il personale occupato (-2,9%). In entrambi i casi, salgono i giudizi positivi circa l’utilità della formazione (69,5% nel 2014 contro 63,3% nel 2013, con un +6,2 nel caso della formazione fruita dagli imprenditori, mentre un incremento del 3,7% si registra per l’utilità percepita dagli addetti).