mercoledì 29 aprile 2015

POR FSE MARCHE 2014 – 2020: IL 16 APRILE AD ANCONA L’EVENTO DI LANCIO

Il documento di programmazione è stato presentato durante l'evento “Occupazione, sviluppo, crescita: con il Fondo Sociale Europeo la ripresa è possibile - La programmazione regionale del Fondo Sociale Europeo per il prossimo settennio ”, cui hanno preso parte tra gli altri, l’Assessore all’Istruzione, Formazione Lavoro della Regione Marche, il nuovo referente della Commissione europea per le Marche, Franco Rinaudo, il responsabile dell’Autorità di gestione FESR e FSE della Regione Marche, Mauro Terzoni. Una tavola rotonda, animata dai rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali, ha chiuso la mattinata.

Focus dell’evento è stato il contributo del Fondo Sociale Europeo per la ripresa, in particolare le politiche di sviluppo attuabili che potranno avere positive ricadute su occupazione e definitivo superamento della crisi.
L’Assessore ha sottolineato l’importanza del Fondo Sociale Europeo nell’accompagnare il processo di crescita delle conoscenze, specie dei giovani, in un momento di transizione socio-economica, che sta portando le Marche oltre il manifatturiero.  Importante anche compensare con le risorse Ue  i forti tagli ai bilanci delle autonomie locali operati dall’ultima legge di stabilità, seguitando con l’uso efficiente, corretto ed efficace dei fondi strutturali assegnati alle Marche.  Infine è stata auspicata una revisione dell’arco temporale di programmazione, passando dai sette anni imposti dai regolamenti europei a periodi più consoni ai ritmi dell’economia contemporanea.

Il nuovo referente Franco Rinaudo, che segue da qualche mese le Marche per conto della Commissione europea nell’attuazione del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo, ha parlato delle Marche come di un esempio virtuoso nell’utilizzo dei fondi, anche per altre realtà territoriali.

Con l’intervento di Mauro Terzoni, Autorità di Gestione del FESR e FSE della Regione Marche, si è passati ad un’analisi del documento di programmazione:  il POR è stato redatto sulla base dei vincoli comunitari e nel solco della continuità, partendo però dall’analisi delle attuali necessità e delle criticità del territorio; le tipologie di target e di azioni previste ricalcano, quindi, la precedente programmazione, ma con pesi finanziari differenti e nell’ambito del quadro di Europa 2020.
In particolare, si è tenuto conto del fatto che la crisi ha impattato in modo molto pesante sul mercato del lavoro regionale; tutto ciò ha portato a decidere di stanziare il 54% delle risorse complessivamente disponibili sulle due priorità di investimento, delle 19 individuate dai Regolamenti comunitari: la priorità 8.1 (occupazione) e la priorità 9.1 (inclusione attiva dei soggetti appartenenti a categorie svantaggiate quali i soggetti emarginati, diversamente abili o i disoccupati di lunga durata).
Nello specifico i 288 milioni cui ammonta il Fondo Sociale Europeo nelle Marche saranno ripartiti tra occupazione (186,6 milioni), inclusione sociale (51,5 milioni), istruzione e formazione (29,2 milioni), amministrazione pubblica efficiente (11,1 milioni), mentre 9,5 milioni di euro sono dedicati all’assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi.      
L’obiettivo che la Regione Marche - anche grazie all’aumento di oltre il 17 % delle risorse disponibili per i vari interventi - come ha ricordato Terzoni - intende perseguire, è in sintesi la promozione di una ripresa, che consenta di rimettere in moto il sistema occupazionale, coinvolgendo prioritariamente i giovani e con un’attenzione particolare alle donne.

Complessivamente, le politiche saranno realizzate tra il 2015 (dato che il programma è stato approvato a fine 2014) e il 2023. La programmazione termina, infatti nel 2020, ma saranno disponibili altri tre anni per concludere gli interventi avviati nella fase finale del periodo.