Il Teatro delle Muse di Ancona ha ospitato il primo
Comitato di Sorveglianza del nuovo POR Marche FSE 2014-2020. La riunione ha
costituito l’avvio formale della nuova programmazione che è stata presentata
pubblicamente, il giorno successivo, all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di
Ancona.
Nella riunione di insediamento il Comitato,
composto da rappresentanti istituzionali (come Commissione europea, ministeri
Lavoro e Politiche sociali, Economia e Finanza, Regione) e delle parti sociali
ed economiche, ha stabilito il proprio regolamento interno, ha approvato i
criteri di selezione dei progetti, ha regolamentato le modalità di informazione
ai partner istituzionali e sociali sullo stato di attuazione del POR.
Il documento di programmazione è stato invece
ufficialmente presentato durante l'evento del giorno 16 aprile “Occupazione, sviluppo, crescita: con il
Fondo Sociale Europeo la ripresa è possibile - La programmazione regionale del
Fondo Sociale Europeo per il prossimo settennio ”, cui hanno preso parte tra gli altri, l’Assessore regionale all’Istruzione,
Formazione Lavoro, il nuovo referente della Commissione europea per le Marche,
Franco Rinaudo, il responsabile dell’Autorità di gestione FESR e FSE della
Regione Marche, Mauro Terzoni. Una tavola rotonda, animata dai rappresentanti
delle associazioni di categoria e sindacali, ha chiuso la mattinata.
Focus dell’evento è stato il contributo del Fondo
Sociale Europeo per la ripresa, in particolare le politiche di sviluppo
attuabili che potranno avere positive ricadute su occupazione e definitivo
superamento della crisi.
L’Assessore ha sottolineato l’importanza del Fondo
Sociale Europeo nell’accompagnare il processo di crescita delle conoscenze,
specie dei giovani, in un momento di transizione socio-economica, che sta
portando le Marche oltre il manifatturiero.
Il nuovo referente Franco Rinaudo, che segue da
qualche mese le Marche per conto della Commissione europea nell’attuazione del
Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo, ha parlato delle Marche come di
un esempio virtuoso nell’utilizzo dei fondi, anche per altre realtà
territoriali.
Con l’intervento di Mauro Terzoni, Autorità di
Gestione del FESR e FSE della Regione Marche, si è passati ad un’analisi del
documento di programmazione.
Nello specifico i 288 milioni cui ammonta il Fondo
Sociale Europeo nelle Marche saranno ripartiti tra occupazione (186,6 milioni),
inclusione sociale (51,5 milioni), istruzione e formazione (29,2 milioni),
amministrazione pubblica efficiente (11,1 milioni), mentre 9,5 milioni di euro
sono dedicati all’assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi.
L’obiettivo che la Regione Marche - anche grazie
all’aumento di oltre il 17 % delle risorse disponibili per i vari interventi - come
ha ricordato Terzoni - intende perseguire, è in sintesi la promozione di una ripresa, che consenta di rimettere in moto il
sistema occupazionale, coinvolgendo prioritariamente i giovani e con
un’attenzione particolare alle donne.
Complessivamente, le politiche saranno realizzate
tra il 2015 (dato che il programma è stato approvato a fine 2014) e il 2023. La
programmazione termina, infatti nel 2020, ma saranno disponibili altri tre anni
per concludere gli interventi avviati nella fase finale del periodo.